Testimonianza di Piccolino Rosa
Testimonianza di Piccolino Rosa, nata ad Ausonia il 09/06/1931 e residente in Castelnuovo Parano.
Data:
13 Luglio 2020
Testimonianza di Piccolino Rosa, nata ad Ausonia il 09/06/1931 e residente in Castelnuovo Parano.
“La guerra mondiale è stata brutta. Un giorno un marocchino mi prese. Io gli diedi un morso, e infatti persi dei denti, e sono scappata. Mentre lui era al piano superiore e parlava con delle altre ragazze, per non farmi trovare mi sono nascosta giù, dentro uno scanno, dove ci si metteva la legna, con una coperta addosso. Mio fratello mi diceva di non muovermi e io sono rimasta lì, in mezzo alla legna. Mi ricordo, poi, che mia madre prendeva la cenere del camino e ci si cospargeva la faccia, perchè così credeva di diventare più brutta e non la prendevano. Credeva avrebbero preso quelle più giovani. Aveva anche dell’oro mia madre e lo metteva sempre nel petto, cucito in un pezzo di stoffa. Un giorno i marocchini stavano rovistando tra le donne, in cerca di qualcosa. Lei prese l’oro e lo mise, velocemente, sotto una bacinella. Diedero un calcio proprio a questa e allora io presi l’oro e, uscendo dalla finestra, lo andai a nascondere. Lei credeva che l’avessero preso ma io, dicendole di parlare a bassa voce per non farsi sentire, le dissi che avevo pensato a nasconderlo. “
Ultimo aggiornamento
13 Luglio 2020, 22:50